Cittadinanza attiva: come diventare cittadini consapevoli

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Il significato della cittadinanza (attiva)

Quando si parla di cittadinanza troppo spesso tendiamo a pensare che sia qualcosa di lontanissimo dalla nostra vita quotidiana: un diritto che nessuno può toglierci, legato a doppio filo con ciò che siamo e con ciò che erano i nostri genitori, che ci consente di accedere ad alcune possibilità riservate soltanto a chi condivide una storia simile alla nostra. Essere cittadino significa quindi condividere una serie di caratteristiche, aderire ad alcuni principi che ci permettono di definirci appartenenti ad un determinato gruppo. Ovviamente, le cose che ci accomunano con chi condivide la nostra stessa cittadinanza si trasformano attraverso la legge in delle norme da seguire per continuare a vivere liberamente all’interno della società.

Le regole stabiliscono i confini, i comportamenti che possiamo o non possiamo assumere se vogliamo continuare a partecipare alla vita della comunità, e quindi l’idea di cittadinanza a cui siamo soliti fare riferimento ci dice che per non metterci nei guai ed essere considerati persone civili sia sufficiente rispettare la legge. Nei fatti, quindi, la cittadinanza si trasforma in qualcosa che si possiede, da preservare evitando alcuni comportamenti e niente di più.

Al netto di quel che non dobbiamo fare però la cittadinanza può essere molto di più: può diventare attiva ed esprimersi in moltissime piccole pratiche quotidiane, alimentando atteggiamenti capaci di stimolare solidarietà e condivisione.

Superare l’idea che la cittadinanza sia qualcosa lontano dalla nostra vita quotidiana può fare di tutti noi dei cittadini migliori, aiutandoci a contribuire attivamente al benessere del mondo che ci circonda. E’ questo il concetto che si nasconde dietro la cittadinanza attiva: riconoscere il valore che le nostre azioni possono apportare ed agire in prima persona per rendere i luoghi che abitiamo più sicuri ed efficienti. Assumere questo tipo di comportamenti può aiutarci a cambiare tutti quegli aspetti della vita pubblica che non ci soddisfano, modificando logiche e dinamiche che ci sarebbero altrimenti apparse immutabili.

Ovviamente non ci si può aspettare di cambiare il mondo da un giorno all’altro, ma si può contribuire attivamente a migliorare la vita della propria comunità in molti modi. Qualunque sia la modalità che si sceglie di adottare si potrà essere ben certi che le soddisfazioni non mancheranno (quantomeno quelle derivate dalla consapevolezza di aver fatto la differenza per qualcuno): ma come riuscire a dare il meglio? Ecco alcuni consigli per diventare più consapevoli e vivere attivamente la propria cittadinanza.

L’importanza del lavoro di squadra

Una delle prime cose da fare se si desidera contribuire attivamente alla vita pubblica è dedicare del tempo ad informarsi. Avere consapevolezza di ciò che accade attorno a noi può aiutare a comprendere meglio quali problematiche sociali toccano chi ci circonda, e quali siano le modalità migliori per offrire il nostro aiuto. La realtà presenta sempre diverse sfaccettature e risulta spesso più complessa di quanto non sembri, per questo sarebbe bene non giungere mai a conclusioni affrettate e cercare di comprendere approfonditamente cosa si nasconda dietro ciò che vediamo.

Quando decidiamo di fare qualcosa per gli altri, non dobbiamo dimenticare che esistono delle istituzioni preposte alla gestione della cosa pubblica, e delle Leggi che ci dicono entro quali limiti possiamo muoverci. La Pubblica Amministrazione può essere un prezioso alleato delle iniziative volte a promuovere il bene dei cittadini, ma è importante sapere quali sono i limiti che non possono essere superati e le concrete possibilità degli uffici a cui ci rivolgiamo. Le logiche che governano la gestione della cosa pubblica sono molto più complesse di quanto si possa immaginare, per questo sarebbe bene indagare con attenzione le dinamiche che regolano l’organizzazione interna degli enti e degli uffici con cui ci si interfaccia, assicurandosi che le proposte che intendiamo avanzare siano di loro competenza.

Dobbiamo inoltre ricordare che non sempre è possibile ottenere un riscontro immediato alle richieste che facciamo o alle questioni che portiamo all’attenzione dei pubblici uffici: il nostro intervento può rappresentare un elemento di primaria importanza per la segnalazione di alcune problematiche, ma le soluzioni ad alcune situazioni potrebbero non essere immediate come si presentano alla nostra percezione.

Pur essendo un elemento fondamentale del discorso, le istituzioni non sono l’unico alleato a cui è possibile fare riferimento per contribuire al benessere della comunità: nel nostro paese esiste una fitta rete di associazioni impegnate nella promozione territoriale e nel supporto dei gruppi sociali più vulnerabili che ogni giorno si impegna a migliorare le condizioni in cui viviamo. Se ci si vuol dedicare a questo genere di iniziative ci si può informare sulle realtà che operano nel territorio a cui si fa riferimento e rivolgersi a loro per capire meglio come poter contribuire. Entrare in contatto con realtà già affermate che si occupano quotidianamente di offrire un supporto alla comunità può facilitare l’adozione di pratiche di cittadinanza attiva corrette, creando un contesto piacevole e stimolante.

La cittadinanza attiva però non esige necessariamente un impegno sociale dalle grandi ambizioni, ma si accontenta anche del contribuito che può arrecare al benessere generale l’adozione di alcuni atteggiamenti positivi, piccole accortezze per migliorare la vita della propria comunità: eccone alcuni.

Cosa posso fare nel mio piccolo?

Non pensare che ciò che accade agli altri non ti riguardi.

Troppo spesso la frenesia dei nostri impegni quotidiani ci spinge a pensare che la nostra esistenza si limiti agli avvenimenti e alle problematiche che ci riguardano personalmente e che tutto ciò che ci succede attorno non sia di nostra competenza: questa percezione distorta ci impedisce però di renderci conto di quanto la nostra esistenza sia correlata a quella delle persone che ci circondano, e di quanto il nostro benessere derivi direttamente dal loro. Riuscire a tenere a mente l’interconnessione che lega ciò che ci accade alla vita degli individui con cui condividiamo più o meno indirettamente la nostra quotidianità può aiutarci a dedicare ai bisogni degli altri una maggiore attenzione.


Non pensare che debba farlo qualcun altro.

L’idea che qualcun altro si farà carico di qualcosa che desta la nostra attenzione è una delle convinzioni che possono mettere più facilmente a rischio il benessere della comunità. Nonostante la nostra percezione ci lasci intendere che la gestione dell’ordine, degli spazi e delle infrastrutture sia demandata ad un’entità astratta perfettamente in grado di prescindere dal nostro intervento, non dobbiamo dimenticare che siamo noi i primi fruitori della cosa pubblica e per questo dovremmo essere i primi ad interessarcene attivamente.


Agisci con gentilezza e rispetto.

Cittadinanza attiva significa anche preservare i legami su cui la comunità pone le proprie basi, assicurandosi che tutti gli individui coinvolti possano veder rispettati i propri diritti e non subiscano abusi da parte delle persone che li circondano. Assumere su sé la responsabilità dei propri comportamenti ed assicurarsi che questi non ledano la sensibilità e l’integrità delle persone che ci circondano rappresenta una delle pratiche di cittadinanza attiva più significative a cui possiamo dedicarci.


Comportati in maniera discreta.

Quando ci troviamo a condividere gli ambienti con qualcun altro che non conosciamo sarebbe bene cercare sempre di essere il più discreti possibili, così da essere certi che nessuno possa essere infastidito dai nostri comportamenti. Questo ovviamente non significa non potersi divertire, ma soltanto scegliere i luoghi e le modalità più adatte al contesto in cui ci si trova.
Prenditi la responsabilità delle tue azioni. A tutti noi può capitare di commettere un errore, ma accettare di aver sbagliato e cercare di rimediare è segno di grande civiltà. Specialmente in un contesto condiviso, saper riconoscere le mancanze di un nostro comportamento significa porci in ascolto delle esigenze altrui e dare a noi stessi la possibilità di migliorare: per poter contribuire a rendere il mondo un posto migliore non serve essere perfetti, basta essere disposti a mettersi in discussione.

Abbi cura della cosa pubblica.

Il fatto che qualcosa non sia solo nostra non ci autorizza a trattarlo con meno rispetto di quanto non faremmo con qualcosa che ci appartiene. Avere la possibilità di utilizzare oggetti e risorse non nostri è un privilegio che non dovremmo dare per scontato e di cui non dovremmo abusare: trattare le risorse messe a nostra disposizione con cura e riguardo è una piccola accortezza dedicata a chi si troverà ad utilizzarle dopo di noi.