Decreto Ristori: indennità per gli artisti

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indennità artisti

Ci sono anche gli artisti tra le categorie che beneficeranno dei fondi del ‘Decreto Ristori’, emanato per sostenere i lavoratori e le imprese coinvolte nelle chiusure definite dal DPCM del 24 ottobre 2020 per contenere il riacutizzarsi dell’emergenza Covid-19.

É infatti ancora attivo il servizio per la presentazione delle domande di indennità Covid-19 onnicomprensiva per:

  • lavoratori dello spettacolo con almeno sette contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 35.000 euro;
  • lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 50.000 euro;

La misura di sostegno, introdotta dal decreto-legge 104/2020, prevede l’erogazione di una indennità onnicomprensiva pari a mille euro.

Per tutte le indicazioni relative all’accesso, alla corretta compilazione della domanda e alle funzioni che permettono di controllare lo stato e l’esito fino al pagamento, è possibile consultare il Tutorial sul sito INPS, previsto per le altre indennità Covid-19.

Inoltre: “venti milioni di euro da destinare ad attori, cantanti, danzatori, musicisti e maestranze scritturati da teatri, orchestre e fondazioni lirico sinfoniche”. Questo è il valore di due decreti firmati dal ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini, che destinano una quota pari a 20 milioni di euro delle risorse del Fondo emergenza spettacolo, cinema e audiovisivo, al sostegno di attori, cantanti, danzatori, musicisti, coristi, artisti circensi e maestranze, iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, per lo svolgimento di spettacoli nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020, non eseguiti per effetto delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

“Grazie alla proficua interlocuzione con l’associazione U.N.I.T.A. – spiega il ministro – si è messa a punto una misura che interviene per sostenere gli artisti e i lavoratori del teatro, duramente colpito dalla pandemia, così come per il mondo della musica, della danza e del circo”. Sono ammessi a contributo i soggetti residenti in Italia, con redditi per il 2019 inferiori a 50.000 euro.

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